Oggi parliamo di spaccalegna manuale, una serie di validi strumenti da usare per spaccare la legna al posto della classica ascia.
Nel corso della guida scoprirai i migliori modelli disponibili con tutte le loro caratteristiche per capire quale fa al caso tuo, ma prima è meglio chiarire un punto fondamentale.
Gli argomenti dell'articolo
Spaccalegna manuale: vantaggi e svantaggi
VANTAGGI
- Poco faticoso da usare: è l’ideale per chi non può fare grossi sforzi soprattutto alla schiena o per chi si è semplicemente stufato di usare l’ascia.
- È sicuro: se non sei pratico di lavori manuali e ti senti poco sicuro a maneggiare un’ascia questi strumenti sono fatti apposta per lavorare in piena sicurezza, senza il rischio di farsi male.
- Non sbaglia mai un colpo come può succedere con l’ascia.
- Prezzo economico
SVANTAGGI
- Non adatto a spaccare grandi quantità di legna: se vuoi spaccare parecchi quintali di legna all’anno è meglio se ti orienti su uno spaccalegna elettrico. Ormai trovi modelli adatti a tutte le tasche.
- Con i legni più duri e pieni di nodi può avere qualche difficoltà
Vediamo adesso i migliori modelli disponibili.
Spaccalegna manuale svedese Woody
Come dice il nome, si tratta di uno spaccalegna a mano inventato in Svezia e poi esportato in mezzo mondo grazie al successo ottenuto.
Anche se all’apparenza non si direbbe, vista la semplice struttura metallica costituita da due barre, una lama e un peso, è il modello più apprezzato e venduto tra tutti quelli che vedremo.
Come funziona
Per prima cosa devi trovare un ceppo di legno di dimensioni adeguate da usare come base su cui posizionare lo strumento.
Deve avere un diametro di almeno 50 cm per garantire una buona stabilità nel momento del taglio, e un altezza non superiore a 30 – 40 cm, se no la barra diventa troppo alta e fai fatica a sollevare il peso.
Trovata la base devi fare un foro di 10 -15 cm col trapano per inserire la barra su cui è collegata la lama.
Il foro va fatto del diametro esatto della barra, se no balla e non va bene perché diventa instabile.
A questo punto, dopo aver ultimato il montaggio dello strumento, non ti resta che posizionare il ciocco da spaccare sulla base in legno, posizionare lama, sollevare il peso in alto e lasciarlo cadere per spaccare il pezzo in due.
Per ottenere un effetto migliore ti consiglio di non limitarti a lasciare cadere il peso ma di spingerlo verso il basso con un po’ di forza, in questo modo aumenti la potenza della lama.
Guarda questo video per farti un’idea:
Lo spaccalegna manuale svedese Woody riesce a spaccare anche ceppi di grosse dimensioni?
La risposta è: dipende.
Come per tutti gli spaccalegna (compresi quelli elettrici) dipende sempre dal tipo di legno che si vuole spaccare, perché non tutti sono uguali.
Alcuni sono più duri mentre altri sono più morbidi, alcuni possiedono più nodi mentre altri ne hanno di meno.
Per questi motivi, per alcuni tipi di legno basterà magari un solo colpo, mentre per altri ne serviranno di più, in alcuni casi riuscirà a spaccare ceppi di grossi dimensioni mentre in altri faticherà proprio come farebbe un’ascia spaccalegna.
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Barra spaccalegna a mano
È un modello simile al precedente dove anche in questo caso la lama penetra nel legno grazie alla forza impressa da un peso situato nella parte superiore dello strumento ma, a differenza di quello svedese, questo non va fissato su una base in legno ma tenuto fermo con una mano mentre con l’altra si solleva il peso.
Per dirla in altro modo, si tratta di due barre una dentro l’altra dove, la prima ha la lama mentre la seconda ha il peso.
Il funzionamento è semplice e intuitivo.
Si prende la barra e la si posiziona con la lama sul ceppo da spaccare tendendola ferma con una mano, mentre con l’altra mano si solleva la barra pesante per poi lanciarla verso il basso, imprimendo la forza necessaria a spaccare il ciocco di legno.
Alla fine risulta un buon spaccalegna anche se non all’altezza del modello precedente.
Spaccalegna manuale in ghisa Kindling Cracker
Si tratta di uno spaccalegna in ghisa di origine australiana molto comodo da usare dove è il legno che viene spinto contro la lama e non il contrario, come avviene nei due visti in precedenza.
In pratica, si prende il pezzo di legno, lo si posiziona sulla lama e lo si colpisce con una mazzetta per spaccarlo in due.
Attenzione: ho detto mazzetta, che è più pesante, e non martello, che sarebbe troppo leggero.
Per cui, in questo caso oltre allo strumento dovrai anche comprare una mazzetta per colpire i pezzi di legno.
L’unico inconveniente è la dimensione ridotta del diametro, circa 17 cm, che non consente di spaccare legna di grosse dimensioni.
Spaccalegna manuale a pedale
Questo spaccalegna si ispira ai modelli elettrici verticali, sia come struttura che in quanto a potenza, però con la differenza che in questo caso il pistone è azionato dalla pressione di un pedale con la gamba, invece che da un motore elettrico.
E lasciami chiarire subito un punto.
Lo sforzo richiesto per premere il pedale è minimo e alla portata di tutti, l’unico inconveniente è che alla fine risulta un po’ lento e questo va tenuto in considerazione se vuoi usarlo per spaccare diversi quintali.
Oltretutto, aggiungendo ancora qualche euro potresti anche pensare di prendere un modello elettrico che ti elimina completamente la fatica.
Anche se c’è da dire che questo non necessita di elettricità e quindi lo puoi usare dove meglio credi.
Come al solito, dipende sempre da quello che ci devi fare tu.
Attenzione alle dimensioni, è più piccolo di quel che sembra: 45 x 30 x 100 cm
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